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Cosa vedere in Alsazia: itinerario di una settimana

Scritto da Silvia

Cosa vedere in Alsazia in una settimana. Itinerario on the road da Colmar a Strasburgo, per scoprire l’Alsazia tra case a graticcio, botteghe artigiane e vitigni.

L’Alsazia era un piccolo sogno che avevo nel cassetto da anni e la scorsa estate, complici una serie di disavventure mentre eravamo al mare, ci siamo ritrovati in poco più di ventiquattr’ore a decidere di partire per un on the road di una settimana proprio in terra francese. Un itinerario in Alsazia che ci ha visti fare base a Colmar e a Strasburgo per esplorare al meglio la regione, tra borghi che sembrano usciti direttamente da un libro di favole, musei incredibili, distese verdeggianti di viti e tramonti rosa pastello.

Di seguito vi lascio quindi quello che è stato il nostro itinerario di una settimana in Alsazia in dieci splendide tappe. Nella cartina vi ho riportato i vari villaggi secondo un percorso ideale che ottimizza i chilometri, ma il consiglio è di fare base a Colmar per visitare tutta la parte meridionale, perché le distanze sono davvero minime, e di spostarsi poi a Strasburgo per l’ultima parte del viaggio.

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Se non l’avete già fatto, vi suggerisco anche di leggere il mio articolo con tutte le informazioni utili per organizzare al meglio un viaggio in Alsazia.

Cosa vedere in Alsazia in una settimana: itinerario on-the-road in 10 tappe

1. Colmar: la città più famosa d’Alsazia

La prima tappa del nostro viaggio di una settimana in Alsazia è stata Colmar, forse la città più conosciuta della regione, quella che viene quasi sempre associata ai mercatini natalizi. Beh, sappiate che anche in estate Colmar è favolosa, con le giornate che sembrano non finire mai e che consentono di coglierne ogni colore e ogni riflesso.

Dedicate a Colmar almeno un giorno, avendo cura di non perdere queste soste:

  • Petite Venise – partite da Rue de la Poissonerie e proseguite poi su Rue des Tanneurs, Rue des Écoles e Grand Rue
  • Marché Couvert – per assaggiare qualche tipico piatto alsaziano
  • Rue des Merchands – qui si trova la maison Au Vieux Pignon, una delle case a graticcio più famose della città, con delle decorazioni incredibili alle finestre
  • Cattedrale di San Martino – una delle chiese in stile gotico più belle d’Alsazia
  • Museo d’Unterlinden – uno dei musei più visitati di Francia, che si sviluppa in parte all’interno di un antico convento domenicano, rendendo l’esposizione molto suggestiva.

Ovviamente a Colmar c’è anche molto altro da vedere (penso ad esempio al Museo del Giocattolo e al Parc du Champ de Mars). Trovate tutti gli indirizzi e tanti consigli aggiuntivi in questo articolo.

2. Mulhouse: la città più creativa d’Alsazia

Mulhouse è la città che più di tutte mi ha sorpreso durante questa settimana in Alsazia. Me l’aspettavo bella e interessante, l’ho trovata anche estremamente vivace, colorata e creativa, una tappa da non perdere. Il suggerimento che vi dò, a posteriori, è quello di dedicarle almeno due giorni, soprattutto per poterne apprezzare la ricca offerta museale.

Noi, in un giorno, abbiamo fatto delle scelte mirate, in base ai nostri interessi. Ve le riporto sinteticamente qui sotto.

  • Centro storico – una passeggiata che parte da Place de la Réunion, su cui si affaccia la maestosa cattedrale, e che si snoda tra le vie più caratteristiche e pittoresche della città, come Rue Henriette, Rue des Boulangers e Rue des Tanneurs
  • Museo dei treni – il più grande e completo museo ferroviario d’Europa, un percorso espositivo curatissimo che attraversa la storia dei treni e delle ferrovie dal XIX secolo a oggi
  • Street art – Mulhouse nasconde opere pazzesche, tra cui un murale di Vinie Graffiti che è stato inserito tra i cento più belli del mondo

Per approfondire vi lascio anche il link all’articolo che ho dedicato proprio a Mulhouse, in cui trovate il nostro itinerario dettagliato e alcuni consigli aggiuntivi nel caso in cui abbiate più tempo a disposizione.

3. Eguisheim: il villaggio più bello di Francia

Inserito nella lista de “Le Plus Beaux Villages de France” ed eletto nel 2013 “villaggio preferito dei francesi”, Eguisheim è stata la terza tappa del nostro itinerario alsaziano.

Un paesino davvero carinissimo, anche se non al primo posto nella mia personale classifica. Piccolo e dall’aspetto tipicamente medievale, si trova immerso tra colline punteggiate di vigneti e si visita tranquillamente in un paio d’ore. Di seguito alcuni suggerimenti.

  • Grand Rue – la via principale di Eguisheim, su cui si affacciano case a graticcio, negozi caratteristici e cantine in cui fare una degustazione e comprare qualche bottiglia di ottimo vino alsaziano (Eguisheim si trova proprio lungo la Route des Vins d’Alsace)
  • Place du Château St-Léon – la piazza principale, dove si trovano l’omonima fontana, che si dice sia una delle più grandi d’Alsazia, e la chiesa dedicata a Papa Leone IX
  • Rue de Rempart Sud – per scattare qualche foto instagrammabile
  • Ronde de Eguisheim – il percorso ad anello lungo la doppia cinta muraria
  • Un giro tra i vigneti – potete pensare di farlo in bicicletta o approfittando del trenino turistico che, dopo un rapido giro nel centro storico, risale la collina

4. Keysersberg: il mio borgo alsaziano preferito

Di tutti i borghi visitati durante la nostra settimana in Alsazia, Keysersberg è forse quello che ho preferito. Attraversato dal fiume Weiss, si sviluppa attorno a Rue du Général de Gaulle, l’ampia via principale, e brulica di negozi e botteghe artigiane in cui è difficile dire cosa sia più bello tra insegne, vetrine, decorazioni alle finestre e oggetti in vendita.

Per la visita di Keysersberg considerate un paio d’ore. Noi le abbiamo dedicate ad una piacevole passeggiata su e giù per le vie lastricate, lasciandoci ispirare dal momento e seguendo il rumore dell’acqua del Weiss che in alcuni tratti scorre sotto il selciato. A posteriori, se può esservi utile, vi segnalo queste tappe:

  • il ponte fortificato da cui si accede al borgo e da cui si può vedere il castello di Keysersberg
  • Rue du Général de Gaulle che, come vi ho scritto sopra, è la via principale su cui si affacciano case a graticcio e negozi
  • museo Albert Schweitzer, dedicato al premio Nobel per la Pace del 1952.
Il consiglio in più:  Keysersberg è famosa per il Pinot Grigio, quindi non ripartite prima di averne comprato almeno una bottiglia.

5. Riquewihr: il borgo de “La Bella e la Bestia”

Iscritto al circuito dei “Borghi più belli di Francia”, Riquewihr è uno dei borghi alsaziani più famosi e gran parte del suo successo è legato al fatto che gli illustratori della Walt Disney si sono ispirati alle sue vie e alle sue case a graticcio per disegnare il villaggio di Belle del cartone animato “La Bella e la Bestia”. Passeggiare a Riquewihr è quindi davvero come camminare all’interno di una favola.

Come Eguisheim e Keysersberg, anche Riquewihr si presta ad una visita piuttosto rapida. Ecco le soste principali che vi consiglio:

  • Rue du Général de Gaulle – la via principale che attraversa longitudinalmente tutto il borgo
  • Torre Dolder – si trova al civico 57 di Rue du Général de Gaulle ed è uno dei simboli di Riquewihr e l’unica parte rimasta dell’antica cinta muraria. È una torre decisamente particolare, perché dal lato esterno al borgo sembra una vera e propria postazione difensiva, mentre dal lato interno, quello che si vede quindi dal centro storico, sembra una casa a graticcio
  • Le Ferie du Noel – il negozio di Natale più bello d’Alsazia, due piani di meraviglia per gli occhi e di dolori per il portafoglio. Migliaia di decorazioni di ogni tipo, esposte in un percorso di visita che è esso stesso un’attrazione, tra ricostruzioni di case a graticcio e un albero di Natale alto oltre 5 metri che è il punto focale dell’esposizione. Unico neo: è vietato fare foto.

6. Ribeauvillé: il borgo con le botteghe artigiane più belle

Vi parlo ora di una tappa che abbiamo inserito all’ultimo minuto nel nostro viaggio in Alsazia. Ribeauvillé è un borgo davvero molto carino, noto anche come “città dei menestrelli”, in memoria di un’antica leggenda secondo cui i signori di Ribeauvillé erano re dei menestrelli e dei trovatori di tutta l’Alsazia.

Come potete immaginare, per visitare Ribeauvillé sono sufficienti un paio d’ore e di seguito vi lascio i miei consigli.

  • Grand Rue – la via principale e, in quanto tale, quella su cui si affacciano la maggior parte delle case a graticcio e dei negozi
  • Maison Pfifferhus (la casa dei menestrelli) – si trova al civico 14 di Grand Rue ed è una della case a graticcio più belle della città, dove si dice che in passato fossero soliti incontrarsi i menestrelli
  • Tour des Bouchers – la torre simbolo della città
  • Piazza del Municipio – imperdibile per il murale del ragazzo che sistema i libri
  • Place de la Sinne e Place de la République – le piazzette più pittoresche di Ribeauvillé, circondate da case a graticcio dai colori pastello
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A Ribeauvillé, forse più che in altri borghi, prendetevi tutto il tempo per entrare nelle molte botteghe artigiane e per stupirvi della cura e dell'amore con cui sono creati i vari prodotti.

7. Castello di Haut-Koenigsbourg

Che itinerario da sogno sarebbe senza un castello? Il Castello di Haut-Koenigsbourg, situato a Orschwiller, sulla cima del Monte Stophanberch, è uno dei più famosi d’Alsazia e, avendo una settimana a disposizione per visitare la regione, va assolutamente preso in considerazione.

Arrivando al castello se ne percepiscono subito la maestosità e la posizione strategica, con una vista pazzesca che arriva fino ai Vosgi. Gli interni sono un vero tuffo nel Medioevo, dai cortili al ponte levatoio, dalle stanze ricoperte di perline in legno alle imponenti stufe in ceramica. Si continua poi con i bastioni e il camminamento di ronda, per una visita che mi ha davvero stupita e per la quale vi consiglio di considerare non meno di due-tre ore.

Il consiglio in più - Come vi ho già scritto nell'articolo sulle 10(+1) cose da fare in Alsazia, dopo la visita concedetevi una piccola sosta nella sala da thè adiacente al ristorante del castello. Potrete scegliere tra tisane di ogni gusto servite in tazze maiolicate che ricordano quelle delle domeniche di un tempo.

8. Ecomuseo d’Alsazia: uno dei musei a cielo aperto più grandi d’Europa

Una delle soste più inaspettate di questo itinerario, una tappa che dovete segnare assolutamente per un viaggio di una settimana in Alsazia. L’Ecomuseo d’Alsazia (Ecomusée d’Alsace) si trova nel borgo di Ungersheim, a circa 15 km da Mulhouse, ed è un vero e proprio museo a cielo aperto in cui sono presenti più di 75 edifici alsaziani del XX secolo. Case, botteghe, una fattoria, tutto ciò che si vede è stato smontato dal proprio villaggio e rimontato all’interno dell’area dell’ecomuseo, per ricreare un vero villaggio alsaziano.

La visita è molto interessante e può richiedere anche più di mezza giornata, in base ai vostri tempi. Vi lascio qui sotto il link dell’articolo in cui ve ne avevo parlato.

9. Sélestat: per una visita alla Biblioteca Umanistica

Iniziando a spostarsi verso la parte settentrionale dell’Alsazia, segnatevi questa cittadina, che spesso non viene inserita nei classici itinerari, ma che vale assolutamente la pena inserire in un viaggio di una settimana.

Sélestat è piuttosto grande ma potete limitare la visita al centro storico, considerando poco meno di mezza giornata. Curiosate tra le vie lastricate su cui si affacciano le immancabili case a graticcio e numerose botteghe sulle cui pareti sono visibili carinissimi dettagli trompe-l’oeil. E non mancate le due soste che vi riporto di seguito.

La prima è alla Biblioteca Umanistica, massima espressione del pensiero umanistico e del fervore rinascimentale in Europa. Al suo interno si trovano opere di Seneca e Aristotele, pannelli informativi sulla vita dei più celebri pensatori e sulla storia della stampa e spazi interattivi perfetti per approfondire gli argomenti o per mettersi alla prova con i caratteri mobili di stampa.

La seconda sosta è a pochissimi passi dall’ingresso della biblioteca ed è perfetta per uno spuntino o, meglio ancora, per pranzo. Sto parlando della Maison du Pain, una vera istituzione in Alsazia in materia di panificati, tanto da ospitare al suo interno un piccolo museo sulla storia e la lavorazione del pane.

10. Strasburgo: la capitale d’Alsazia

Il nostro viaggio di una settimana in Alsazia si è concluso con due giorni a Strasburgo, la capitale della regione. Una città che mi ha rubato il cuore con i suoi riflessi caldi e dorati, con i suoi tramonti rosa e con il suo essere vivace e romantica, elegante e a misura d’uomo, ricca di musei e di belvedere panoramici.

Queste le tappe imperdibili di una visita a Strasburgo:

  • Place Gutenberg con la bellissima giostra carosello su cui sono tornata bambina anch’io
  • la Cattedrale in stile gotico, con vetrate coloratissime, soffitti decorati da restare con il naso all’insù e l’imponente orologio astronomico
  • il quartiere de La Petite France, simbolo della città, con decine di case a graticcio che si specchiano nell’Ill
  • i famosi ponti coperti e la diga Vauban (vi consiglio di salire sulla terrazza panoramica a cui si accede dal passaggio interno alla diga)
  • Place Kléber, così meravigliosamente francese
  • Place de la République, verdissima e su cui si affacciano l’elegante Palais du Rhin, la biblioteca universitaria e il teatro nazionale
  • il quartiere europeo, dove si trovano il Parlamento Europeo, il Consiglio d’Europa e la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
  • Parc de l’Orangérie, un vero polmone verde curatissimo e pulitissimo
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Eccoci alla fine di questo itinerario alla scoperta dell’Alsazia. Spero di avervi mostrato che questa regione è molto più dei tanto celebrati mercatini natalizi e che nasconde borghi, musei e panorami perfetti per tutte le stagioni. Se avete altre curiosità lasciatemi un commento e sarò felice di aiutarvi.

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