Cosa vedere a Colmar, in Alsazia. Itinerario di visita per scoprire la città più famosa dell’Alsazia.
Colmar è stata la prima tappa del nostro viaggio di una settimana in Alsazia e non ha deluso le aspettative che avevo. Situata a meno di 700 chilometri da Venezia e a circa un’ora di auto da Strasburgo, è la base perfetta per esplorare l’Alsazia centro-meridionale ed è anche la sua città più famosa.
Presa d’assalto durante il periodo natalizio per i mercatini, è un concentrato di bellezza che, secondo me, merita una visita durante la stagione estiva, quando le giornate si allungano ed è meraviglioso sedersi ai tavolini all’aperto con una limonade fresca tra le mani e le case a graticcio davanti agli occhi.
Di cose da vedere e da fare a Colmar ce ne sono davvero molte e in questo articolo vi riporto il nostro itinerario, sperando che possa esservi utile se anche voi avete intenzione di visitare Colmar. Questo itinerario si può seguire in uno o più giorni, a seconda che vi interessi o meno entrare nei musei e curiosare nei negozi più particolari e più caratteristici (io ad esempio potrei stare ore a scegliere quale scatola di latta piena di biscotti comprare).
Viste le dimensioni piuttosto raccolte del centro storico, noi ci siamo sempre spostati a piedi e questo ci ha consentito di assaporare ogni angolo di Colmar. Case a graticcio dai colori pastello, profumo di biscotti al burro al mattino presto, musei molto diversi tra loro ma ugualmente interessanti. Ecco quindi cosa vedere e cosa fare a Colmar in uno o due giorni.
Cosa vedere e cosa fare a Colmar: itinerario a piedi
Cosa vedere a Colmar: la Petite Venise
Ormai sono abituata al fatto che in giro per il mondo ci siano decine di città che si auto-definiscono “piccola Venezia” semplicemente per il fatto di essere attraversate da canali e questo quartiere di Colmar non fa eccezione. Premesso questo e il fatto che Venezia è tutta un’altra cosa (e lo dico con cognizione di causa, abitando proprio nel veneziano), la Petite Venise è una delle attrazioni imperdibili di Colmar e forse una delle più pittoresche. Il nostro itinerario alla scoperta di Colmar è iniziato proprio da qui, tra case a graticcio che si specchiano nei canali e ponti che diventano perfetti belvedere panoramici per scattare decine di foto.
Partite da Rue de la Poissonerie, antico quartiere dei pescatori, e arrivate fino a Rue des Tanneurs, Rue des Écoles e Grand Rue, ricordandovi ogni tanto di fermarvi con il naso all’insù per vedere le decorazioni delle finestre. Non solo a Colmar ma in tutta l’Alsazia, infatti, i balconcini e gli infissi delle finestre sono delle vere opere d’arte, attraverso cui gli abitanti esprimono tutta la propria creatività.
Cosa fare a Colmar: mangiare al Marché Couvert
Tra le cose da vedere assolutamente a Colmar c’è il mercato coperto, risalente al 1865 e in cui si possono trovare prodotti agricoli e artigianali di vario tipo. Se siete stati alla Boqueria a Barcellona, potreste notare qualche somiglianza. Il Marché Couvert però, rispetto al cugino catalano, è decisamente più piccolo e molto più pulito. Segnatevi questa sosta in particolare per l’ora di pranzo, per gustare alcuni dei tipici piatti alsaziani. Il mercato solitamente chiude alle 18, quindi non contateci per la cena.
Da Pont de Rue des Écoles, proprio di fronte al mercato coperto, si ha una delle viste più belle di Colmar, quella delle ultime due foto de La Petite Venise.
Cosa vedere a Colmar: la Vecchia Dogana
Proseguendo lungo la Grand Rue si incontra quello che in passato era l’ufficio della vecchia dogana (ancienne douanne o, in dialetto alsaziano, Koïfhus), riconoscibilissimo per i colori cangianti.
Al piano terra si trova il magazzino dove in passato si stoccavano le merci e dove si tassavano i prodotti sia importati che destinati all’esportazione. Al piano superiore si trova invece la Salle de la Décapole, che veniva utilizzate per le riunioni della Decapoli, l’antica lega delle città alsaziani ai tempi dell’impero romano.
Cosa fare a Colmar: passeggiare lungo Rue des Marchands
Rue des Marchands è una delle vie più caratteristiche di Colmar, piena zeppa di negozi di souvenir e piccole botteghe artigiane.
La prima sosta da fare assolutamente è alla maison Au Vieux Pignon, al civico 52, una casa a graticcio che risale alla fine del XVI secolo e che è diventata uno dei simboli di Colmar per le decorazioni incredibili alle sue finestre. In estate ci sono cuori e fiori, nel periodo invernale spuntano invece addobbi a tema natalizio. Al piano terra c’è un negozio di souvenir in cui vi consiglio di fare acquisti: i prezzi sono allineati a quelli degli altri negozi e avrete solo l’imbarazzo della scelta.
Proseguendo lungo Rue des Marchands si arriva al civico, 12 dove si trova la Maison Pfister, dal nome della famiglia che la restaurò alla fine del XIX secolo. La struttura architettonica di quest’edificio è piuttosto insolita: realizzato in pietra e legno, ha infatti una curiosa torretta ottagonale e due balconate a loggia lungo l’intera facciata.
A pochi passi da casa Pfister, al civico 30, si trova il Musée Bartholdi, casa natale del famoso scultore alsaziano, in cui è possibile scoprire la sua storia e vedere alcuni suoi lavori. Di Bartholdi vi parlo però meglio verso la fine dell'articolo.
Cosa vedere a Colmar: la Cattedrale di San Martino
La Chiesa Collegiata di San Martino, nota anche come Cattedrale di San Martino, è una delle cose da vedere assolutamente a Colmar. Si tratta infatti del più importante e noto edificio religioso della città e di una delle più belle espressioni dello stile gotico in Alsazia. La Cattedrale domina la piazza che prende il suo nome, Place de la Cathédrale, ed è circondata da case a graticcio che ospitano negozi e locali.
Gli interni sono semplici ed eleganti, con alti soffitti ad arco acuto e illuminati fiocamente da coloratissime ma strette vetrate mosaicate. La luce tenue delle navate sembra quasi contrapporsi all’intensa luminosità delle facciate esterne. La Cattedrale, infatti, è stata realizzata con mattoni color sabbia che, nelle belle giornate, trattengono i raggi del sole donandole un’aura dorata.
In Place de la Cathédrale, a pochissimi passi dalla chiesa, si trova anche il Museo del Cioccolato, una sosta simpatica se volete trascorrere un’oretta tra approfondimenti sulla storia del cacao e del cioccolato e golose degustazioni.
Cosa fare a Colmar: passeggiare lungo Rue des Têtes
Un’altra via che vi consiglio di percorrere è Rue des Têtes, su cui si affacciano negozi molto carini e lungo cui vi segnalo due soste. La prima alla Maison des Têtes, che prende il nome dalle 106 piccole teste che sono scolpite sulla sua facciata principale e che, se guardate attentamente, possono anche risultare un po’ inquietanti.
Di fronte alla Casa delle Teste, sull’altro lato della strada, si trova invece il Musée Hansi, che prende il nome dallo pseudonimo di Jean-Jacques Waltz, disegnatore, scrittore e caricaturista francese che negli anni è diventato rappresentante della tradizione e dei costumi alsaziani. Noi non l’abbiamo visitato per il semplice fatto che nel nostro on-the-road in Alsazia avevamo già inserito l’Ecomusée d’Alsace, quanto di più completo ci possa essere in materia di usi e costumi, e ci siamo quindi limitati a curiosare nello shop che è a dir poco stupendo!
Cosa fare a Colmar: visitare il Museo d’Unterlinden
Tra le cose da vedere assolutamente a Colmar anche se avete un solo giorno a disposizione, vi consiglio ora il Musée d’Unterlinden. Ospitato in parte in un antico convento domenicano del XIII secolo, ha spazi espositivi estremamente suggestivi e una ricca gamma di opere e reperti che attraversano 7000 anni di storia. Nel dettaglio, nel convento si trovano le collezioni di arte antica e nell’edificio adiacente, realizzato in tempi più recenti, quelle d’arte moderna. Per la visita considerate almeno tre ore, perché la superficie espositiva è vastissima, non a caso il Museo d’Unterlinden è uno dei più visitati di Francia.
Il punto di partenza è l’antico chiostro gotico, attorno a cui si sviluppano le varie sale dedicate all’arte sacra. L’opera più famosa è sicuramente la Pala d’Altare di Issenheim, realizzata da Matthias Grünewald nel XVI secolo: i colori e le espressioni dipinte sono così vividi da lasciare per un attimo senza parole. Trovano poi spazio numerose opere di ispirazione cattolica e oggetti di uso comune, dalle ceramiche alle porcellane, dai gioielli alle armi. Il percorso di visita prosegue al piano interrato, che collega il convento con l’edificio contemporaneo. Qui sono custoditi reperti archeologi che raccontano la storia della regione dell’Alto-Reno dal Neolotico al periodo romano. Infine la galleria d’arte moderna, dove si possono ammirare dipinti di Picasso, Renoir e Monet.
Piccolo consiglio: prendete l’audioguida perché è davvero ben fatta e aiuta a contestualizzare la miriade di opere presenti e a dedicare il giusto tempo a quelle più importanti.
Cosa fare a Colmar: visitare il Museo del Giocattolo
La tappa successiva di questo itinerario alla scoperta di Colmar è il Musée du Jouet, perfetto se viaggiate con bambini, ma non solo.
Realizzato all’interno di un vecchio cinema, il museo ospita una bellissima collezione di giocattoli dagli inizi del XIX secolo ad oggi, facendo fare ai visitatori un vero e proprio viaggio anche negli usi e costumi di un tempo. Dalle bambole ai giochi di legno, dagli immancabili trenini alle costruzioni ai primi videogiochi. Un modo originale per capire anche com’è cambiata la nostra società nei decenni.
Nico è impazzito di gioia, sia per il teatro delle marionette che per i vari giochi che si possono provare, e io ho apprezzato tantissimo la visita perché ho trovato il museo molto interessante e ben organizzato. Non è grandissimo, quindi per un giro completo è sufficiente un’oretta, a cui aggiungere ovviamente il tempo di gioco!
Cosa fare a Colmar: rilassarsi a Parc du Champ de Mars
La nostra sosta serale preferita a Colmar, un parco molto curato appena fuori dal centro storico, tra Place Rapp e l’elegante complesso di edifici della prefettura dell’Alto-Reno. Un vero polmone verde in cui rilassarsi all’ombra degli alberi su una delle molte panchine. Completano l’opera statue, fontane, un venditore di crêpes e l’immancabile carosello francese, per la gioia di grandi e piccini.
Il Parc du Champ de Mars è frequentatissimo in particolare dai residenti per una bella passeggiata al tramonto o per far divertire i bambini nell’area giochi. Noi ci siamo tornati più volte proprio per il clima familiare e sereno che vi si respira.
Cosa vedere fuori dal centro storico di Colmar: la Statua della Libertà
Seguendo questo itinerario per visitare Colmar, capita di notare delle pietre d’inciampo dorate su cui campeggia l’immagine della Statua della Libertà. Il motivo è molto semplice: proprio Colmar ha dato i natali ad Auguste Bartholdi, lo scultore che ha realizzato la Statua della Libertà che la Francia ha donato all’America.
In tutta l’Alsazia si trovano riferimenti a Bartholdi, dalle insegne con i nomi dei negozi al museo a lui dedicato, ma a Colmar c’è addirittura una copia in resina, a dimensioni ridotte, proprio della celebre Statua della Libertà. É stata installata nel 2004 per celebrare il centenario della scomparsa di Bartholdi e, se vi interessa, si trova lungo Route de Strasbourg, in mezzo ad una rotonda nella zona industriale.
Come spero di avervi fatto capire, Colmar è una città che offre davvero tantissime possibilità di visita, grazie anche ad una vasta offerta museale che abbraccia aree molto diverse tra loro. Se avete un solo giorno a disposizione, potete pensare di seguire questo itinerario scegliendo un unico museo (magari quello d’Unterlinden), in caso contrario potete serenamente visitarne quattro o cinque, trovate la lista completa sul sito dell’ufficio del turismo di Colmar.
Vi lascio ora una carrellata di foto che mi piacevano troppo per restare solo sul mio computer. E, se andate a Colmar e seguite il mio itinerario, fatemi sapere!
Nota: se mi seguite da un po’, sapete che nei miei giudizi sono sempre estremamente onesta, nel bene e nel male. Per me, infatti, avere un blog di viaggi non significa dover amare ogni luogo e ogni esperienza, ma raccontare con sincerità le mie impressioni. E c’è una cosa di Colmar che non mi è piaciuta: il museo zoologico. Nico ci è voluto andare a tutti i costi, attirato dalla statua di un rinoceronte posta davanti all’ingresso, e quindi siamo entrati. L’esposizione è sicuramente curata ed interessante, ma vedere così tanti animali impagliati mi ha fatto una tristezza immensa. A lui ho spiegato che si tratta di ricostruzioni in plastica, per non turbarlo, ma francamente sono uscita dal museo piuttosto perplessa.
