Una passeggiata a North Beach, itinerario a piedi nel quartiere italiano di San Francisco.
L’eredità della Beat Generation.
Sapori italiani.
Note jazz e blues.
Vetrine curate in ogni dettaglio.
North Beach è il quartiere italiano di San Francisco. Si trova nella zona nord-est della città, nelle vicinanze di Chinatown e del vivace Fisherman’s Wharf, e si sviluppa attorno alla lunga Columbus Avenue. Durante i nostri tre giorni a San Francisco abbiamo deciso di passare un’intera mattinata a North Beach e quindi oggi vi propongo l’itinerario che abbiamo seguito tra le sue vie.
Itinerario a North Beach: cosa vedere nel quartiere italiano di San Francisco
Dalla Transamerica Pyramid al City Lights Bookstore
Il punto di partenza ideale di questo itinerario è il grattacielo della Transamerica Pyramid. Da qui camminate lungo Colombus Avenue fino ad oltrepassare il Vesuvio Cafe, lo storico bar degli artisti del movimento Beat, che oggi attira nostalgici dell’epoca e scrittori in erba. Fermatevi ad ammirare gli splendidi murales su Jack Kerouac Alley, il vicolo all’angolo: una street art dai colori vivaci, che ricorda atmosfere italiane da un lato e messicane dall’altro.
A pochi passi si trova l’ingresso del City Lights Bookstore, la prima vera sosta di questa passeggiata, uno dei must del quartiere. Si tratta della libreria indipendente più famosa di San Francisco e simbolo da sempre della letteratura Beat, fondata negli anni ‘50 dal poeta statunitense Lawrence Ferlinghetti, che ha il merito di aver pubblicato i primi lavori letterari della Beat Generation, tra cui quelli di Jack Kerouac. Il fascino di questo luogo è immutato e l’interno non tradisce le aspettative. Tre piani ricchi di volumi di ogni genere e in cui non mancano gli spazi per sedersi a leggere e a riflettere. Ve ne parlo approfonditamente qui – City Lights Bookstore a San Francisco
Washington Park
Proseguite ora fino all’incrocio tra Columbus Avenue e Broadway, dove si trova il Language of the Birds, un’installazione permanente di libri illuminati che danno l’idea di essere sospesi nel vuoto e che così aperti ricordano degli uccelli in volo. Sulla pavimentazione stradale sottostante ci sono lettere e parole che sembrano cadute dalle pagine e dietro, sullo sfondo, spicca un murale che copre l’intera facciata di un edificio. L’insieme è semplicemente meraviglioso.
La prossima tappa di questo itinerario è Washington Square, il cuore verde di North Beach. Il parco è molto più bello di quanto ci si possa aspettare. Piccolo e verdissimo, l’atmosfera che si respira è quella dei giardinetti dietro casa. Ragazzi che vendono bicchieri di spremuta dietro ad un tavolino, un nonnino che porta a passeggio il cane, due bambini dalle guance rosse che si rincorrono. Se abitassi a San Francisco, è qui che vorrei trascorrere le mie pigre mattinate domenicali.
Sul lato opposto, lungo Filbert Street, si trova la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, anche detta “la cattedrale italiana dell’Ovest”. Girate attorno a Washington Square per osservare meglio la chiesa e le vicine casette vittoriane.
Prima di allontarvi da Washington Square segnatevi infine questo nome: Mama’s. È il locale che propone il miglior brunch della città. Purtroppo non è possibile prenotare e, visto che quando siamo passati noi c’era una fila di almeno un paio d’ore, abbiamo deciso di rinunciare. Spero però che potrete essere più fortunati e riuscirete ad assaggiare le sue famosissime omelettes.
Sapori italiani e negozi bellissimi
Come vi ho già detto, North Beach è il quartiere italiano di San Francisco e quindi non mancano le trattorie dai nomi toscani, le pizzerie e i colori della nostra bandiera. Verde, bianco e rosso decorano edifici ed idranti e atmosfere tipicamente italiane arredano i numerosi locali.
Fate una sosta allo storico Caffé Trieste, uno dei più caratteristici della zona. È stato aperto verso la fine degli anni ’50 da un italiano emigrato negli Stati Uniti e da subito è diventato uno dei locali preferiti sia della comunità italiana residente nelle vicinanze che degli esponenti del movimento Beat, Ferlinghetti e Kerouac su tutti. Si racconta anche che Francis Ford Coppola abbia composto buona parte della sceneggiatura de “Il Padrino” proprio qui.
Tra sali e scendi e vie laterali, North Beach è un susseguirsi di scorci uno più bello dell’altro, di case vittoriane dalle tinte pastello e di negozi originali dalle insegne bellissime. Da Schein&Schein per me è stato un colpo di fulmine: migliaia di mappe e carte geografiche di un tempo, tutte rigorosamente catalogate all’interno di grandi cassetti in legno scuro.
Considerate circa mezza giornata per percorrere quest’itinerario a North Beach. Da qui una buona soluzione può essere spostarsi poi al Fisherman’s Wharf per mangiare qualcosa e ammirare i famosi leoni marini stesi al sole, ma questa è un’altra storia.
Mi sto innamorando sempre di più di San Francisco. Che bello questo quartiere così colorato e pieno di vita. Non vedo l’ora di visitare questa città fantastica!!
North Beach mi ha veramente stupita, non me lo aspettavo così affascinante! Posso dire con certezza che non ho ancora trovato una zona di San Francisco che non mi piaccia! ❤
Adoro San Francisco, e mi piace tantissimo la zona di North Beach con i suoi locali vivaci e le stradine in salita. Spero di tornarci presto
Secondo me è una zona perfetta per passeggiare in serenità, senza troppa folla. Poi tra locali e negozi non ci si può annoiare. Anche se sono tornata da meno di due mesi, vorrei già tornare a San Francisco! ❤
Un’altra storia che non vedo l’ora di scoprire. Ma sai Silvia, che quando penso a San Francisco, pur non essendoci (ancora) stata, penso ad un posto in cui potrei vivere. Lungi da me comprenderne il motivo, ma la sensazione è quella di una città che saprebbe non solo accogliermi, ma trattenermi. E riempirmi di bello.
Poi leggo il tuo post…e ritrovo questi pensieri. I colori, gli scorci, le atmosfere, sono esattamente quelle che immagino per questa città.
Come fai a non innamorartene? Come fai a non volerla vedere e scoprire con i tuoi occhi? Sono qui, che penso al viaggio 2018, ma non riesco a prendere una decisione. Ho almeno cinque mete nella testa (tre in Asia e due negli USA), tra cui la California on-the-road. E tu mi stai attirando con i tuoi racconti, come una calamita!
Sono in difficoltà. Ma è una difficoltà bella, perché ha come base il viaggio.
Fammi sognare ancora Silvia, aspetto di scoprire il resto…
Baci,
Claudia B.
Anch’io ho subito pensato a San Francisco come a una città in cui vivere, senza un motivo razionale, solo pura emozione. E la cosa bella è che mi ha colpita per tanti angoli meno noti, per certi colori delicati, per alcune passeggiate in cui mi sono sentita in pace con il mondo. North Beach è pura serenità, curiosare nei negozi, fermarsi per un caffé..
È davvero una bella difficoltà quella del viaggione del prossimo anno, io ancora non ci sto pensando seriamente perché ho almeno una decina di mete che mi ronzano in testa, devo restringere il cerchio 🙂
Sai che San Francisco era una città che non avevo mai preso seriamente in considerazione? Non so il perchè, forse finisco sempre a pensare a quelle con i nomi più conosciuti. Eppure vedendola attraverso i tuoi occhi, insieme alle foto di un’altra amica che c’è stata questa estate, partirei all’istante!
Nella mia ignoranza conoscevo solo il Golden Gate e i continui sali-scendi, invece nasconde delle vere e proprie meraviglie!!
Sono felicissima di farti scoprire San Francisco! Per me è stato amore puro, tornerei all’istante credimi. C’è talmente tanto da vedere che penso servirebbe un mese, anche di fuori dei classici itinerari. Io ho cercato di inserire quello che più incontrava i miei gusti e di farmi un’idea un po’ di tutto, anche se ovviamente a qualcosa ho dovuto rinunciare. North Beach però, secondo me, è imperdibile, una passeggiata detox che stra-consiglio!
Un abbraccio