Campania Italia

Cosa vedere a Napoli in un giorno: itinerario da Corso Umberto a San Gregorio Armeno

Scritto da Silvia

Cosa vedere a Napoli in un giorno. Itinerario per visitare Napoli in un giorno, da Corso Umberto a Piazza del Plebiscito, dalla Cappella Sansevero a via San Gregorio Armeno.

Pensare di capire e visitare Napoli in un giorno è ovviamente una pazzia ma, come tutti sappiamo, a volte bisogna adeguare l’itinerario ideale ai giorni di ferie. Comunque sia non disperate, con una buona organizzazione è possibile riuscire a vedere alcuni dei luoghi più rappresentativi del capoluogo campano anche in un solo giorno, giusto il tempo per innamorarsene e pianificare un ritorno con più calma. Ecco quindi un itinerario che vi permetterà di scoprire alcune delle zone più belle di Napoli sfruttando al meglio il tempo a disposizione. È l’itinerario di un giorno che abbiamo seguito noi la scorsa estate durante il viaggio in Costiera Amalfitana, quindi vi garantisco che funziona.

Cosa vedere a Napoli in un giorno: l’itinerario perfetto

Napoli in un giorno: da Corso Umberto a Piazza del Plebiscito

Corso Umberto

Il punto di partenza ideale per visitare Napoli in un giorno è Corso Umberto, noto anche come Rettifilo, una delle strade principali della città, che collega Piazza Garibaldi (dove si trova la stazione ferroviaria) a Piazza Bovio. È stato costruito alla fine del 1800, demolendo gli edifici esistenti, perché dopo l’epidemia di colera si diffuse in città la voce che una delle cause principali fosse stata la struttura ubanistica molto fitta e disordinata, che non aveva consentito una corretta circolazione d’aria favorendo il contagio.

Percorrete Corso Umberto lasciando la stazione alle vostre spalle, curiosate nelle vetrine e soprattutto ammirate gli imponenti palazzi ai due lati, tra tutti il Palazzo dell’Università degli Studi di Napoli Federico II in stile barocco.

Maschio Angioino

Arrivate fino a Piazza Municipio, dove svetta maestoso il Maschio Angioino, uno dei simboli indiscussi di Napoli, sede della Società Napoletana di Storia Patria e del Museo Civico. La fortezza risale al tredicesimo secolo e fu voluta da Carlo I d’Angiò che riteneva Castel dell’Ovo troppo vecchio e Castel Capuano in una posizione non adatta. Questo è il motivo per cui il Maschio Angioino è anche detto Castel Nuovo. Nei secoli la struttura originaria ha subito parecchie modifiche, in particolare ad opera degli Aragonesi, e oggi infatti sono chiaramente visibili elementi e stili architettonici diversi. Una delle modifiche più riuscite è l’abbellimento del portone d’ingresso con l’arco in marmo bianco, che aggiunge solennità alla costruzione.

Piazza del Plebiscito

Da qui spostatevi prima su via Vittorio Emanuele III e poi su via San Carlo, per arrivare a Piazza del Plebiscito, forse la cartolina più famosa di Napoli. In questa piazza si trovano alcuni degli edifici più importanti della città, a partire dalla Basilica di San Francesco di Paola con il bellissimo porticato neoclassico e la cupola che a me hanno ricordato tanto il Pantheon di Roma. Sul lato opposto ci sono invece il Teatro San Carlo e il Palazzo Reale, che ha una storia piuttosto curiosa. Fu fatto costruire infatti in tutta fretta alla fine del sedicesimo secolo quando il re Filippo III dichiarò che si sarebbe recato a Napoli e nella città si ritenne che non ci fosse alcun edificio adatto ad ospitarlo. Alla fine la visita non ci fu, ma questa è un’altra storia e noi ora ci godiamo il risultato.

cosa vedere a napoli in un giorno - itinerario per visitare napoli in 24 ore - galleria umberto I

A pochi passi da Piazza del Plebiscito, in via Chiaia 1, concedetevi una sosta golosa allo storico Caffè Gambrinus. È considerato il salotto della città da più di 150 anni, ritrovo di artisti e intellettuali da Gabriele d’Annunzio a Oscar Wilde, da Ernest Hemingway a Sigmund Freud. Durante gli anni Trenta venne chiuso perché frequentato da oppositori del governo fascista, ma nel 1973 la famiglia Sergio rilevò l’attività e oggi il Gambrinus è ritornato agli antichi fasti ed è una tappa obbligata di qualsiasi itinerario a Napoli. Il mio consiglio è quello di ordinare un perfetto caffè napoletano, meglio ancora se accompagnato da un babà.

cosa vedere a napoli in un giorno - itinerario per visitare napoli in 24 ore - caffè gambrinus
ph credits: @gambrinus_napoli

Napoli in un giorno: da via Toledo alla Cappella Sansevero

Via Toledo

Dopo il caffè con babà vi sentirete pieni di energia e pronti a focalizzarvi sull’obiettivo di questo itinerario, che è quello di visitare Napoli in un giorno. Riprendete quindi il cammino lungo via Toledo, la via dello shopping, dove avrete solo l’imbarazzo della scelta: negozi, piccole pizzerie da asporto da cui esce un profumo che vi farà venire l’acquolina in bocca, la Galleria Umberto I sulla destra e i Quartieri Spagnoli sulla sinistra.

La galleria commerciale Umberto I è uno dei must see di Napoli. Oltre a via Toledo, ha altri tre ingressi: quello principale su via San Carlo e quelli di via Santa Brigida e vico Rotto San Carlo. È un’architettura maestosa lunga quasi 150 metri, decorata da colonne di travertino e statue in marmo e sovrastata da una luminosissima cupola in vetro e acciaio. Negozi ed eleganti caffè la rendono da sempre un centro di aggregazione sociale che nel tempo ha visto transitare artisti più o meno famosi e in cui fino a qualche anno fa si potevano trovare anche i sciuscià, i lustrascarpe.

cosa vedere a napoli in un giorno - itinerario per visitare napoli in 24 ore - galleria umberto I

I Quartieri Spagnoli, che comprendono le zone di San Ferdinando, Avvocata e Montecalvario, sono tra i più caratteristici di Napoli. Simbolo della cultura e del folkore partenopeo, nel recente periodo sono stati oggetto di interventi di riqualificazione e di promozione e sono diventati una vera attrazione. Palazzi del XVIII e del XIX secolo, chiese, edicole votive e bellissimi murales si affiancano a pittoresche botteghe artigiane e a panni stesi ad asciugare sui piccoli balconi. Camminate quindi con il naso all’insù per non perdere quelle che per me sono meravigliose istantanee di vita vissuta.

Continuando su via Toledo dirigetevi poi fino alla stazione Toledo della metropolitana, considerata la più bella d’Europa. E non lo dico io, ma fonti autorevoli come The Daily Telegraph e la CNN, tanto per citarne due. Progettata dall’architetto spagnolo Oscar Tusquets Blanca ed inaugurata nel 2012, è una sorta di gigantesca opera d’arte sotterranea, tra mosaici, foto, mille sfumature di azzurro e di blu che sono come un tuffo nel mare.

Piazza Dante e Piazza Bellini

Sfruttate ora la metropolitana per arrivare a Piazza Dante e pensare ad una sosta per il pranzo. Attraversate Port’Alba e percorrete la via omonima, lungo cui si tiene un carinissimo mercato librario, fino a Piazza Bellini, ricca di locali e pizzerie dai sapori autentici e dagli arredi caratteristici. Noi abbiamo scelto la centrale pizzeria Bellini, un ambiente storico dai prezzi ragionevoli, in cui la pizza viene servita in piatti di ferro in modo tale da poterla gustare calda fino all’ultimo boccone.

Cappella Sansevero

A pancia piena è il momento di una delle attrazioni più magiche (e tra poco capirete perché ho usato proprio il termine “magiche”). Una passeggiata di una decina di minuti, seguendo le indicazioni, porta infatti alla Cappella Sansevero, una delle cose da vedere assolutamente a Napoli. L’ingresso è a pagamento ma vale ogni euro. La Cappella è unica nel suo genere, credetemi se vi dico che non ho mai visto un tale concentrato di statue una più bella dell’altra.

La regina di questo ambiente è la statua del Cristo Velato, una delle più incredibili al mondo, da sempre oggetto di ammirazione e di stupore. Pensate che Canova (non uno qualsiasi!) disse che avrebbe rinunciato a dieci anni della sua vita pur di essere l’autore di quest’opera. Ancora oggi infatti è avvolta nel mistero la tecnica usata dallo scultore Giuseppe Sanmartino per realizzare un’opera così realistica con un unico blocco di marmo. Negli anni sono nate diverse leggende, la più diffusa delle quali narra che il velo in cui è avvolto il Cristo morto fosse inizialmente di stoffa e che il principe Sansevero avesse trovato il modo di trasformarlo in marmo tramite un misterioso processo alchemico. E voi che ne dite, bravura dello scultore o magia?

napoli in un giorno - cristo velato
ph credits: www.museosansevero.it

Prima di uscire visitate anche la piccola stanza adiacente in cui sono ospitate due macchine anatomiche, due corpi umani totalmente scarnificati in cui si può vedere ogni dettaglio del sistema circolatorio. Interessantissime ma, se siete impressionabili, potete passare oltre.

Napoli in un giorno: dalla sfogliatella ai presepi

Sfogliatella riccia e frolla e la pizza di Gino Sorbillo

Uscite dalla Cappella Sansevero e perdetevi per qualche minuto tra le vie, tra negozi caratteristici e sfogliatelle che profumano l’aria. È impensabile visitare Napoli in un giorno e non assaggiare una sfogliatella, riccia o frolla che sia. Secondo la leggenda la sfogliatella nacque circa 400 anni fa nel convento di Santa Rosa, in Costiera Amalfitana, grazie ad una monaca che mescolò alcuni ingredienti avanzati per creare un dolce. La ricetta arrivò poi a Napoli, nelle mani di Pasquale Pintauro, che la modificò leggermente creando la sfogliatella come la conosciamo oggi, ripiena di semola, uova, ricotta, canditi, latte e zucchero. Napule tre cose tene belle: ‘o mare, ‘o Vesuvio, e ‘e sfugliatelle

Continuate a inseguire le delizie del palato anche in via dei Tribunali, fino alla pizzeria di Gino Sorbillo, una delle più famose di Napoli, dove si mangia la pizza più buona del mondo. Quando ci siamo stati noi purtroppo era chiusa per ferie e questo è uno dei motivi per cui dobbiamo tornare a Napoli prima possibile.

San Gregorio Armeno

L’ultima tappa di questo itinerario per visitare Napoli in un giorno è via San Gregorio Armeno, la via dei Presepi. Un susseguirsi di botteghe artigiane dove si creano presepi e statuine meravigliose, comprese le famosissime caricature dei personaggi famosi. Passeggiare qui è un’esperienza da non perdere, l’arte presepiale è curata nei minimi dettagli, dalle casette ai pastori agli immancabili politici e vip di turno fino ai cornetti portafortuna. Una giornata a Napoli non può dirsi completa se non si scopre quest’angolo pittoresco. Come potete facilmente immaginare, io non ho resistito e sono tornata a casa con una statuina, anzi due.

cosa vedere a napoli in un giorno - itinerario per visitare napoli in 24 ore - san gregorio armeno
cosa vedere a napoli in un giorno - itinerario per visitare napoli in 24 ore - san gregorio armeno
cosa vedere a napoli in un giorno - itinerario per visitare napoli in 24 ore - galleria umberto I

 

Che dire a questo punto? Non sapevo che effetto mi avrebbe fatto Napoli, desideravo vederla da molto tempo per farmene un’idea, per poter provare a capire i vari giudizi che la accompagnano da sempre. E ora, nonostante abbia avuto un solo giorno a disposizione per visitarla, posso dire con certezza che tornerò per scoprirla ancora, per vedere la Napoli sotterranea, per pranzare da Gino Sorbillo e per passare un pomeriggio tra il lungomare e Castel dell’Ovo. Tornerò a Napoli per respirare gioia di vivere, amore per la tradizione e orgoglio per la propria città.

(Articolo aggiornato a luglio 2020)

12 Commenti

    • Ti capisco! 🙂 Quando stavo caricando la foto mi è venuta l’acquolina in bocca! 😉
      Grazie di essere passata, un abbraccio!

    • È una splendida idea quella del ponte del primo maggio, sono sicura che te ne innamorerai!! Per me era la prima volta a Napoli e mi è dispiaciuto poterci passre solo un giorno, non vedo già l’ora di tornare!! Mi sogno la pizza da Sorbillo 🙂
      Baci cara <3

    • Grazie Roberta! Peccato aver avuto solo un giorno, ma ho cercato di farci entrare un po’ di tutto 😉
      Io sono rimasta davvero a bocca aperta nella Cappella!!

    • Grazie Erica, anch’io non vedo già l’ora di tornare, purtroppo ho avuto poco tempo e ci sono ancora tantissime cose che voglio vedere. 🙂

  • Bell’itinerario, è molto simile al percorso che ho seguito anche io, anche se avevo più giorni, quindi diciamo che io l’ho fatto spezzettato (perchè mi son concentrata sul sottosuolo di Napoli). E’ davvero ottimo per chi vuole scoprire le principali attrazioni della città ed ha solo una giornata a disposizione! Brava!

    • Grazie mille Michela! <3 Io non vedo l'ora di tornare e tra le cose in lista ho messo proprio il sottosuolo, mi ispira tantissimo! 🙂

  • Grazie per i suggerimenti e per l’itinerario. A questo percorso aggiungerò anche la visita al Monastero di Santa Chiara che, a detta di molti, è imperdibile.

    • Ciao Alessandra, grazie a te per aver letto l’articolo! Sicuramente fai benissimo ad inserirlo, io purtroppo non sono riuscita a visitarlo per questioni di tempo, ma è nella mia wishlist per la prossima volta perché ne ho visto foto meravigliose.

Commenta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Utilizziamo i cookie per offrirti funzionalità interessanti e per misurare le prestazioni del nostro sito, al fine di migliorare la tua esperienza. Navigando sul sito accetti l'utilizzo di tutti i cookie. Maggiori informazioni sono riportate nella nostra Informativa sulla Privacy.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi cookie sono necessari per il funzionamento del sito Web e non possono essere disattivati nei nostri sistemi.

Per utilizzare questo sito web usiamo i seguenti cookie tecnici necessari: %s.
  • wordpress_test_cookie
  • wordpress_logged_in_
  • wordpress_sec

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi