Pensieri sparsi

Ci sono viaggi da cui non torni: pensieri a caldo al rientro dagli Stati Uniti

Scritto da Silvia

Pensieri sparsi dopo un viaggio di tre settimane tra California e Parchi dell’Ovest. Riflessioni, emozioni e un pizzico di nostalgia.

(Ho iniziato a scrivere questo articolo mentre ero ancora negli Stati Uniti, sul volo di ritorno da San Francisco a Philadelphia, e ne è uscito un flusso di pensieri a cuore aperto, che oggi voglio condividere con voi.)

Sono sul primo dei due voli che mi riporteranno a casa, dopo tre settimane passate negli Stati Uniti, on the road tra California, Arizona, Utah e Nevada.

Non so come si faccia a tornare da un viaggio del genere.

Non so se sia possibile riprendere a vedere le cose nella stessa prospettiva dopo aver sentito il profumo dell’oceano la mattina presto, dopo aver visto tramonti che tolgono il respiro, dopo aver provato cosa significa essere davvero piccoli di fronte a certe meraviglie della natura. Io questo non lo so.

Me ne sto seduta qui, tra le nuvole, pensando alla doppia fortuna che ho avuto. Fortuna per aver realizzato questo sogno che stava nel mio cassetto da sempre e fortuna per averlo vissuto con la persona che amo di più al mondo. Perché, se si dice che “i viaggi fanno le persone”, per me è anche vero il contrario: sono le persone con cui sei a rendere speciale il tuo viaggio. Sono gli sguardi senza dire una parola, l’espressione di meraviglia davanti alle stesse cose, il creare un ricordo che non sia solo mio, ma nostro.

Ogni giorno mi ha regalato un’emozione diversa, un’immagine, un colore, un suono.

Ogni giorno mi ha fatto imparare qualcosa, mi ha fatto crescere.

San Francisco, con il vento tra i capelli sul Golden Gate Bridge e le serate al Pier 39.

Santa Cruz, il primo impatto con le lunghe spiagge californiane, con una sabbia così chiara e fina che scivola come farina tra le dita.

La costa lungo l’Highway 1, tra scogliere a picco sull’oceano e onde che si infrangono rumorose sulla riva.

Le palme altissime, le tavole da surf, i ragazzi con lo skate.

Santa Barbara, che avrà sempre un posto speciale nel mio cuore. Camminare lentamente, tra il profumo di salsedine, fino alla fine del molo, mentre i gabbiani danzano sopra le nostre teste.

La sorprendente San Diego, di cui non si sente quasi mai parlare, ma in cui sarei rimasta per giorni.

Le strade lunghe, lunghissime, che sembrano non finire mai.

E ripensare a noi in macchina, la sera, che cantiamo a squarciagola mentre il sole tramonta alle nostre spalle.

E svegliarmi ogni mattina pensando che, se la giornata appena trascorsa è stata perfetta, quella in arrivo potrebbe esserlo ancora di più.

Non sapere cosa dire (e per me è davvero strano!) nel momento in cui il Grand Canyon è finalmente davanti a miei occhi.

Passare dal classico motel americano, dove il caffè è talmente lungo da sembrare acqua, al lusso sfrenato di un hotel lungo la Strip di Las Vegas.

Giocare un dollaro alla slot machine, fregandomene del fatto che probabilmente la mia è la puntata più bassa nella storia del casinò.

Sentire il sole scottare sulla pelle come non mai.

La dolce malinconia dell’ultima sera, mentre saluto San Francisco con un arrivederci.

Ecco, io davvero non so se sono veramente tornata.

Un pezzo del mio cuore è rimasto lì, tra vento e deserto, tra spiagge infinite e panorami degni del miglior pittore. E ora aspetta solo che io vada a riprenderlo.

 

18 Commenti

  • Eh, amica mia… A me fece un identico effetto il mio viaggio in California. Credo proprio che sia un paese speciale e non so dirti il perché. So dirti solo che lasciare San Francisco e la mia amata Berkeley fu un piccolo trauma… E poi, boh: prima o poi vorrei vedere una tua/vostra foto <3

    • Io ancora non sono riuscita a definire il motivo preciso per cui mi sono innamorata di San Francisco, quindi posso immaginare cosa hai provato tu dopo averla vissuta per un periodo ben più lungo. Ci sono luoghi che ti entrano dentro e ti fanno provare qualcosa di unico!
      Per la foto.. ci penso, promesso!

  • Tu sai quanto ti capisco Silvia. Ne abbiamo parlato, dato che ci siamo trovate a condividere due viaggi agli antipodi, ma nello stesso periodo. Sopraffatte dalle emozioni che ci hanno travolto, scosse da sensazioni che forse ci hanno cambiato per sempre…ecco, mi sento di dire che in effetti, non siamo tornate da questi viaggi.
    Tu, il tuo, lo sognavi da sempre, il mio mi ha colta impreparata, scegliendomi con una decisione che mi ha spiazzata…ecco, questi sono i viaggi pericolosi. Quelli dai quali non torni integra. Perché ti prendono a tal punto, da non lasciarti scampo, da trattenerti a terra impedendoti di decollare.
    Cogliamo questo fatto, come un invito a non lasciare mai i nostri luoghi del cuore, con la promessa di tornare per lasciare lì un altro pezzo di noi…
    Ti abbraccio,
    Claudia B.

    • Lo so che mi capisci cara Claudia! Questi viaggi ci hanno travolte in un modo che forse non potevamo prevedere. E, come ti dicevo, mi piace questa dolce malinconia, mi fa desiderare di tornare per scoprire di più, per provare di più, come se non ne avessi mai abbastanza. E iniziandone a scrivere sul blog riesco a mettere ancora più a fuoco tutti i dettagli, una sorta di terapia che, dopo i primi i giorni, sta facendo effetto!
      Un abbraccio forte!

  • A me ha fatto lo stesso effetto il mio primo viaggio proprio negli Stati Uniti, anni fa. Sarà questo paese che fa questo effetto Mi hai fatto rivivere le sensazioni che ho provato in California.
    Non vedo l’ora di leggere le prossime puntate ❤️

    • Grazie Silvia, sono felice di averti fatto tornare virtualmente in California. Credo sia un Paese con un qualcosa in più, è una sensazione che ho provato fin dal primo giorno! Mi sono sentita libera, coccolata, felice. E ora sto iniziando a lasciar scorrere tutto per raccontarlo!

  • Questo come sai è per me il viaggio per eccellenza. Quello che sogno da quando ero piccina e che spero presto di poter realizzare, presto o quando sarà il momento insomma. Non mi importa, basta che sia il momento giusto per poter godere di ogni singolo istante passato a sognare questi luoghi.
    Forse non si torna da certi viaggi o si torna così cambiati che non ci si riconosce, sono certa che una parte di te resterà per sempre fra le strade di San Francisco o lì davanti alla magnificenza del Gran Canyon… che cosa bellissima!
    Un abbraccio <3

    • Ti auguro di cuore di riuscire a realizzare questo sogno Lu. Io ho custodito per anni questo viaggio nel cuore, raccogliendo ogni informazione avidamente e immaginando come sarebbe potuto essere, nell’attesa di realizzarlo. E quando le mie aspettative sono andate in frantumi, perché ogni singolo attimo è stato migliore di come credevo, ho capito che un viaggio così arriva sempre al momento giusto. Io mi sento davvero cambiata, so che certe emozioni resteranno per sempre con me e non vedo l’ora di tornare a riviverle!
      Ti abbraccio forte!

  • si vede proprio che questo articolo è stato scritto con il cuore. Porto sempre un quaderno con me per annotare tutto quello che mi passa per la mente, come hai fatto tu. Perché le emozioni, poi, sono difficili da spiegare e in genere non si ricordano così nitidamente. 🙂

    • È proprio così Stefania, non volevo rischiare di perdere nulla, ho cercato di fermare sulla carta il flusso di emozioni che sentivo. Perché certi dettagli, un sorriso, il cuore che batte forte, sono troppo belli per lasciarli scivolare via. Il mio quadernino è sempre una delle prime cose che metto in borsa, un insieme di appunti, a volte confusi, ma che adoro!

  • Sono stata negli Stati Uniti diverse volte, ma ho un viaggio che so rimarrà nel mio cuore per sempre. Un viaggio “last minute” dopo una storia d’amore finita. Io che mi “imbuco” in un viaggio già organizzato da un’amica + due sconosciute. Un viaggio che se chiudo gli occhi sento il vento caldo nella notte, mentre faccio il bagno nella piscina all’aperto del lodge nella Death Valley. Un viaggio che se chiudo gli occhi intravedo i colori pastello del cielo al tramonto a San Francisco, mentre beviamo birra e mangiamo gamberetti sulla spiaggia. Un viaggio dal quale non sono mai completamente tornata!

    • Ci sono certi viaggi che hanno questo potere, sono balsami per le nostre ferite e per i nostri problemi e in cambio chiedono solo di tenersi un pezzetto del nostro cuore. Spesso, durante la giornata, mi ritrovo a vagare con la mente e a ripensarmi a San Francisco o a Santa Barbara, felice e senza pensieri. Che meraviglia! E che bello il tuo racconto Chiara!

    • Esattamente Roberta, emozioni su emozioni che a volte credo di non riuscire a raccontare. Sento ancora sulla pelle il sole di certe giornate <3

  • Silvia… ho i brividi.
    Perchè negli Stati Uniti non ci sono mai stata, ma li sogno da una vita e so (SO) che proverei le stesse identiche travolgenti sensazioni. E che probabilmente, una volta tornata a casa i primi giorni non riuscirei nemmeno ad alzarmi dal letto, vorrei soltanto tornare lì.
    Grazie per aver condiviso questi pensieri con noi <3

    • Grazie a te cara, sono felice di essere riuscita a trasmettere almeno una parte delle emozioni che ho provato. <3
      Sai, mi ritrovo quasi ogni giorno a ripensare alle passeggiate sulla spiaggia, al vento fresco, ai tramonti, agli spazi sconfinati, è stato in assoluto il viaggio più bello della mia vita.
      Un bacione!

  • è in assoluto uno dei post più belli che io abbia mai letto; sei riuscita a farmi provare delle emozioni tali da sentirmi quasi come fossi anch’io dentro quelle immagini. sogno gli Stati Uniti da sempre ed è uno dei miei tanti sogni nel cassetto.. leggere questo post mi ha fatto veramente bene, grazie.

    Chiara

    • Ciao Chiara, grazie mille a te per questo tuo bel commento, sono davvero felice di averti trasmesso le emozioni che ho provato. Per me questo viaggio era “il” sogno nel cassetto e ogni mattina vorrei risvegliarmi lì e rivivere ancora le stesse sensazioni.
      Ti abbraccio

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